giovedì 19 dicembre 2013

Che pattini sono più adatti per me?

Sul lungomare di Reggio
Calabria provando
i pattini di un amico
Nella mia esperienza personale di pattinatore ho avuto la possibilità di utilizzare e provare varie paia di pattini, destinate spesso ad utilizzi molto differenti e in un prossimo articolo ve li descriverò uno per uno. Da pattini di bassa qualità(e spesso prezzo) a pattini più professionali.
Ovviamente non è detto che il pattino "ipermegapro" sia il pattino perfetto e migliore per te, anzi credo che il pattino giusto dipenda da molti fattori:
  • da cosa si vuole fare con i pattini ai piedi;
  • dal proprio livello "tecnico";
  • e ovviamente dalle proprie tasche 
e bisogna trovare la giusta via di mezzo per se stessi, che magari un buon venditore che i pattini li usa veramente può offrire.

Questo articolo (come quasi tutti i miei articoli) è pieno di parole come "spesso", "tipicamente", "teoricamente"... Significa che ci sono sempre eccezioni a quello che ci sta scritto dopo, quindi non prendente quello che scrivo come "legge generale su come è fatto (o dovrebbe essere fatto) il pattino", ci sono sempre le dovute eccezioni, e non solo, questo è il mio punto di vista! Un altro pattinatore, sicuramente più bravo e esperto di me, ha il suo!

La "leggenda del numero in più"

La leggenda vuole che fin dagli anni novanta, si consigliasse sempre(sigh!) di vendere il pattino con (almeno) un numerino in più della propria calzata. Questa cosa va sfatata con violenza inaudita: il pattino è progettato per supportare il numero di piede che è indicato nella scatola (o nella scarpa), poi ovviamente la calzata può variare da pattino a pattino (e da piede a piede), ma se provate un pattino e vi calza perfetto, non toccate in punta e non vi stringe la pianta del piede, perché comprare un numero in più?! Inoltre spesso l'imbottitura nell'adattarsi al piede cede un pelino con l'utilizzo, allargandolo ulteriormente e rendendolo ancora meno reattivo! Insomma non ascoltate venditori (soprattutto della grande distribuzione) che vi dicono "prendi un numero in più!": prendete il pattino che calza giusto e non sbaglierete mai!
"Ma questi pattini presi nuovi mi fanno male!" Se non è un problema di dimensione di taglia(o di forma del piede non adatta a quel pattino), date il tempo alle imbottiture di adattarsi! I tempi sono variabili da 1 settimana a 1 mese.



Prima di continuare con la lettura consiglio a tutti QUESTO ARTICOLO interessante di Daniele Lenzi (grazie per il permesso di linkarlo!) che fa una "Panoramica sulla struttura dei pattini del 2012", in quanto farò largo uso dei termini che lui definisce, in corsivo.
SUPER Riassunto, ma consiglio di leggere l'articolo che è molto più dettagliato:
  • Pattino hardshell è il classico pattino, struttura in plastica/fibra di vetro/nylon con scarpetta estraibile; 
  • pattino softboot pattino a scarpa morbida, con solo la suola esterna rigida; 
  • pattino ibrido è a scarpetta estraibile, con una struttura esterna solida ma non unica. Solitamente vi è una tomaia semirigida incollata sopra una struttura rigida che avvolge il piede (plastica... carbonio... fibre varie)
  • Il pattino integrato ha una scarpetta unica, senza scarpa estraibile, l'imbottitura è integrata nella struttura e tomaia del pattino stesso.


Un certo pattino è spesso dedicato a uno o più utilizzi/ambiti del pattinaggio che qui cerco di elencare, indicando le caratteristiche che i pattini in commercio danno per soddisfare le esigenze del pattinatore, parlando soprattutto di quelli che conosco meglio perché li pratico io stesso.
Pattino da....

Fitness:

Un esempio di
pattino fitness
teoricamente lo scopo di questo pattino dovrebbero essere le passeggiate a rotelle e imparare i primi rudimenti che permettano di circolare senza essere un pericolo.
È il pattino softboot per antonomasia (negli ultimi anni), un po' tutti, hanno cominciato con pattini di questo tipo, soprattutto perché molto economici( il prezzo varia da 80 a 150-200€). Purtroppo però abbastanza di frequente non sono abbastanza supportivi (Lenzi docet) per permettere a chi li compra di imparare a dovere il gesto, e tendono a cedere strutturalmente (un classico è il telaio che si piega lateralmente rispetto la scarpetta, per varie cause "strutturali") rendendo più faticosa la pattinata, in particolare se si è leggermente in sovrappeso (e io, felicemente, lo sono :) ).
esempio di
cedimento
A questo bisogna aggiungere il problema su citato della "leggenda del numero in più",e tutto ciò può rendere più ostico e peggiorare l'apprendimento della giusta tecnica di spinta.
Altro esempio
di cedimento
Quando il telaio è in alluminio, spesso sono due lastre rivettate su due cubi di plastica che sono utilizzati come punto di contatto con la base della scarpa, molto spesso rivettati anche questi, soluzione economica ma che perde in rigidità.
Alcuni pattini di questa fascia sono di buona qualità (che si riflette ovviamente nel prezzo) e spesso si tratta alla fin fine di pattini ibridi. Il pattinaggio fitness di solito utilizza ruote che vanno dai 76 ai 90mm, e solitamente sono mediamente morbide, ma non troppo.

Freeskate [FSK]

pattino da freeskate
hardshell
sono pattini perfetti per pattinare in città, per i salti e cambi di direzioni continui. Di solito sono molto resistenti, e montano telai dai corti e resistenti di alluminio estruso come quelli da freestyle fino ad un massimo di 4x84mm, a interasse 165mm o UFS, meglio se con ruote discretamente dure (83-86a).
Hanno il cuff più o meno rigido in funzione del modello e spesso questo genere di pattini sono utilizzati per fare anche rollercross e high jump, in quanto quasi tutti hanno ammortizzazione sul tallone.
Sono ottimi anche per le passeggiate, e sono più indicati a imparare a pattinare del "medio" pattino da fitness, in quanto più supportivi e solidi (alcuni hanno anche dei pad sostituibili che proteggono la struttura del pattino).

Certo la qualità dipende da modello a modello, ma le caratteristiche generali sono molto simili tra loro.
Pattino freeskate con
struttura in fibra
La loro struttura può essere il caro vecchio hardshell, ibrida o integrata.
Una caratteristica veramente importante della quale tenere conto (che non molti conoscono) è la rigidità scarpa dove viene montato il telaio, specie negli hardshell, o in generale nel pattini con la suola in nylon, plastiche o derivati particolari (fibre di basalto o vetro): se il telaio piega lateralmente facendo forza con le mani, a scarpa ferma, questo inevitabilmente si ripercuote nella spinta.
Un esempio delle placche di alluminio
Per ovviare a questo i pattini da freeskate/freestyle concepiti bene hanno sotto innestate delle placche di alluminio, che permettono un migliore trasferimento della spinta direttamente alle ruote, rendendo il pattino più preciso, e meno cedevole lateralmente ma evitando il più costoso carbonio nella struttura.

C'è chi li usa con settaggio delle ruote flat, chi adora il full rockering o chi preferisce un front rockering, sono scelte piuttosto personali. A volte è il telaio stesso ad essere HiLo.
In media il loro costo è maggiore di quello dei pattini da fitness( si va dai 150 ai 450€), ma questo è quasi sempre ripagato in qualità. Permettono di eseguire anche abbastanza bene freestyle slalom senza troppe pretese tecniche.
Una novità nel campo freeskate è l'introduzione di tre ruote di grandi dimensioni

I pattini a tre ruote da freeskate

3x110mm 243, su scarpa
freestyle/freeskate in carbonio
(integrata)
Il 2015/2016 è l'anno delle 3 ruote! Telai 3x110 o addirittura il 3x125 vengono montati di serie su molti pattini, spesso su quelli da freeskate.
Particolare l'utilizzo dei telai lunghi circa 243mm (come quelli 4x80, il classico da fsk) ma con 3x110mm, meglio se montato su una scarpa seria di carbonio da freeskate/freestyle.
Spesso vengono usati entry level da freeskate (costano meno), ma a mio parere ci vorrebbe un pattino più rigido.
Li ho provati e mi sembrano adatti sia alle passeggiate che in città: il telaio corto li rende comunque versatili, e la dimensione di ruota fa sentire meno le asperità. Ovvio che la spinta non sarà mai la stessa del 4x110 da corsa/lunghe distanze, ma per chi non interessa e vuole fare meno fatica degli altri, sono ottimi!

Particolare è l'introduzione nella specialità freestyle dello speed slalom del 3x110/3x100 su queste lunghezze di telaio, con gli assi assimmetrici: le due ruote dietro più vicine di quella davanti.

Freestyle slalom

Pattino integrato progettato
per il Freestyle Slalom
Il pattino da freestyle viene utilizzato rockerato (full rockering) con telaio molto corto. Ciò permette di destreggiarsi meglio tra i coni.
I pattini tecnici mirati al freestyle hanno una scarpetta molto rigida(struttura è in carbonio o simili) e con un'imbottitura più sottile ma aderente, per permettere che ogni singolo movimento del piede e di ogni singola parte del corpo si trasmetta sulle ruote. Il comfort e aderenza aumenta su quelli termoformabili. Richiedono comunque un po' di tempo perché si adattino al piede(o perché il piede si adatti al pattino!). La punta della scarpa è più bassa in altezza e rigida per migliorare la risposta al movimento delle dita per esempio nei wheeling di tacco, e talvolta rinforzata per evitare rotture. Di solito questi pattini molto tecnici sono di tipo integrato e il prezzo parte dai 300 a oltre 600€ .
Pattino freestyle integrato
con tri-cuff stile "asiatico"
Spesso è simile al pattino da freeskate, anche con l'utilizzo di pad e/o slider e le stesse chiusure.
Possono avere il classico cuff sulla caviglia, ma abbastanza rigido, oppure come i modelli "asiatici" avere un pseudo-cuff(detto tri-cuff) più morbido, o addirittura il cuff di carbonio.
Alcuni di questi pattini con setup flat possono essere ottimi per passeggiate, una volta che il piede si abitua alla rigidità e magari dopo averli termoformati, anche se la rigidità della scarpa tende a fare sentire ogni minima sconnessione dell'asfalto, permette una trasmissione della spinta più efficiente. Succede anche che vengano ampiamente usati nel downhill (cambiando telaio ovviamente!) per la loro reattivita!
Pattino ibrido mirato
al freestyle
Ci sono modelli più "via di mezzo" che di solito sono più economici e meno tecnici (con scafi più o meno rigidi) che si avvicinano molto comunque ai modelli da freeskate. Questi modelli sono tipicamente ibridi e in certi casi hardshell o ultimamente integrati.
La lunghezza del telaio per il freestyle dipende dal numero del piede ma è di solito il più corto rispetto agli altri. Solitamente (cambia di poco da brand a brand) si usa un telaio lungo:
  •  219mm dal 34 al 38 (4x72mm);
  •  231mm dal 38 al 41(4x76mm);
  •  243mm dal 40 in poi(4x80mm), 
ma dipende anche dalle preferenze del pattinatore! Alcune marche forniscono solo una lunghezza di telaio(di solito 243) a discapito di chi ha il piede piccolo. Abbastanza spesso è già pre-rockerato, permettendo di montare ruote tutte della stessa dimensione pur avendo un settaggio di rockering.
Attenzione perché i pattini asiatici a "tri-cuff" sono adatti e pensati per atleti leggeri e non sono consigliati a quelli pesantini o alti.

Freestyle vs Freeskate

Freestyle su pattino FSK
"I belive I can fly!"
Spesso le caratteristiche dei pattini da freeskate si incrociano con quelli da freestyle, tanto che buona parte dei freestyler usa pattini da freeskate a telaio corto (che di solito è di serie) e rockerati. In realtà il pattino "puro" da freestyle che usa chi fa le gare necessita di una rigidità (di scarpa) ancora maggiore, anche grazie ad un'imbottitura meno spessa, che nel freeskate potrebbe essere addirittura uno svantaggio.
Per esempio pattinare nello sconnesso con un pattino tecnico da freestyle è più "pesante" che con un pattino da freeskate; atterrare da salti, gradini si sente molto "sulla schiena" rispetto ad uno da freeskate moderno che ha un'ammortizzazione sul tallone.
Un esempio di V-Cut
su un pattino aggressive
In comune spesso hanno le chiusure e gli slider.

Un aspetto importante comune è la presenza di un'imbottitura tra malleolo e tallone, permette che la parte posteriore del piede non si muova su e giù pattinando, secondo me fondamentale sia tra i coni (per una maggior precisione) che sul freeskate (per tenere ben saldo il piede evitando inutili sfregamenti), e in generale fondamentale in tutti i tipi di pattino.

Un altro dettaglio comune è il V-Cut, ossia la parte alta posteriore del pattino (dove ci sta il cuff) termina con una forma a V. Permette per esempio nel freestyle di alzarsi sulle punte senza la struttura del pattino (il cuff di solito) che dia fastidio "puntando" sul polpaccio, ma ormai viene fatto un po' su tutti i tipi di pattino.


Gran Turismo e Lunghe distanze

Pattino da lunghe distanze 4x100 ibrido
Interasse 195mm
I pattini da lunghe distanze hanno caratteristiche che li avvicinano ai pattini da corsa(per esempio il telaio che monta ruote da 84mm a 110mm, la struttura in carbonio), al pattino da freeskate, e talvolta anche a quello da fitness.
La scarpa è abbastanza supportiva e più o meno rigida(in funzione come il solito dei materiali della quale è fatta). In caso di mancanza del cuff hanno comunque un supporto alla caviglia più alto di un classico pattino da corsa.
Le ruote più grandi, oltre a permettere una velocità media maggiore a minor fatica, fanno sentire di meno le asperità del terreno, perdendo un po' di manovrabilità.
Tipicamente la struttura è ibrida o integrata, in alcuni casi hardshell. In media questi pattini costano molto, anche per l'alto prezzo delle ruote e del telaio sopra i 90mm, si va dai 250€ fino a 500 € e oltre.

il mio pattino da lunghe
distanze, derivato da fsk
(p.s. che coscia!)

Proprio per questo motivo volendo (sotto certe condizioni) si può trasformare un
pattino da freeskate o da freestyle in un pattino da lunghe distanze montando un telaio più lungo. Occhio però: il tipico interasse (distanza tra i 2 perni che montano il telaio sul pattino) di un pattino da freeskate/freestyle è 165mm.
Un pattino hardshell da
 freeskate con telaio 4x90mm
Con questo interasse si possono montare telai fino al 4x90 senza rinunciare ad avere un telaio discretamente basso. Sopra questa dimensione di ruota il telaio diventa più alto (per farci stare le due ruote centrali tra i 2 perni), alzando il baricentro a tutto il pattino, che non è buona cosa!
 Non solo: se la struttura del pattino non è abbastanza rigida si rischia che il telaio pieghi lateralmente per effetto della deformazione plastica della scarpa(dovuta a ruote più alte) o del cuff, quindi meglio un pattino con struttura in carbonio o comunque più rigida di un classico hardshell magari pure senza placche di alluminio alla base della scarpa.
Un esempio di telaio HiLo per pattini
da lunghe distanze/speed

In generale per telai sopra il 4x90mm è meglio avere interasse 195mm, ancor meglio se con pattino a struttura di carbonio o simili.

Una soluzione alternativa all'altezza esagerata del telaio su interasse 165mm  (se proprio volete le ruote da 100 perché "fa figo") è l'utilizzo di un tipo di telaio HiLo, dove la seconda ruota più piccola delle altre, ma come sempre tutte sullo stesso piano. Metodo particolarmente usato nel pattino da lunghe distanze e talvolta anche nel pattino da corsa per accorciare la lunghezza del telaio.
Purtroppo talvolta succede che venga venduto un pattino fitness poco supportivo con un telaio troppo alto (anche HiLo) e andando in contro ai tipici problemi di un pattino da fitness di bassa qualità.

Speed (o velocità) 

Il pattino da velocità ha un supporto alla caviglia che va malapena sopra i malleoli, struttura più o meno rigida (come il solito in funzione di qualità e materiali) e come detto in questo articolo(in inglese) molto interessante, si può dividere in tre categorie in funzione dell'uso che se ne fa:
immagine di www.online-skating.com
I prezzi sono mediamente molto alti, giustificato dall'alta qualità dei materiali, il tipo da utilizzo occasionale spesso è leggermente più alto di caviglia, tanto che spesso ha un cricchetto o fascia velcro in più, pur non avendo un vero e proprio cuff.
Di frequente sono termoformabili, ma a livello professionale sono addirittura fatti su misura su calco di gesso da artigiani del settore. C'è un video molto bello tradotto da "How it's made?" straniero su youtube: Vedilo qui!
Questi pattini molto rigidi e prestanti richiedono ad alcuni molto tempo ad abituarsi nel loro utilizzo, come tutti i pattini tecnici (compresi quelli da freestyle).
Quando tentavo di allenare
il mio muscolo "tibiale"
La mancanza di cuff richiede lo sviluppo di un muscolo detto "tibiale", che si fa col tempo, in più le asperità del terreno si sentono molto di più di un pattino da lunghe distanze, ma anche qui la dimensione di ruota "attutisce".
I telai montano ruote che vanno dagli 84mm (anche 5x84!) al 4x110mm(uno dei settaggi più utilizzato ora nelle gare).

Anche qui sono stati introdotti i telai a 3 ruote, prima per i bambini, ora gli atleti top specie delle lunghe distanze usano tutti telai 3x125mm, ovviamente con telai di lunghezza maggiore di quelli da freeskate. Bart Swings alla maratona di Berlino 2015 ha fatto il record del mondo, e tutti gli atleti a podio montavano il 3x125.

 

 Hockey inline

I pattini da hockey inline sono derivati dai pattini da
Un tipico pattino da
hockey inline

hockey ghiaccio, mettendo un telaio per pattini in linea al posto del supporto della lama (di solito rivettato in più punti, non è detto sugli stessi fori, le forze in gioco sono differenti!).
Sono resistenti e molto rigidi e sono quasi sempre pattini di tipo integrato. Spesso a differenza dei cugini da ghiaccio hanno la parte rigida della punta forata per fare traspirare il piede, e se sono nati  direttamente per l'hockey inline (e non derivati da un modello nato per il ghiaccio come quasi sempre succede) sono leggermente più morbidi, ma comunque lo stesso supportivi.
Un esempio di settaggio HiLo,
usato in passato anche nei
pattini Freeskate
Nella stragrande maggioranza dei casi il telaio è di tipo HiLo, ossia monta davanti ruote più piccole e dietro ruote più grandi, tutte sullo stesso piano, per dare maggiore stabilità in curva all'hockeista e allo stesso tempo favorire il bilanciamento del peso più in avanti, aiutando il giocatore a dare peso sulla stecca, per esempio nello slapshot. Alcuni giocatori preferiscono un semi-rockering frontale che permetta di girarsi più velocemente, mantenendo comunque il flat sulle 3 ruote posteriori in aiuto agli scatti e alle frenate improvvise (che caratterizzano gli aspetti "pattiniferi" principali dell'hockey).
Torneo del Cavallo 2013
di Legnaro(PD)
Il telaio è corto e monta ruote da un minimo di 58mm ad un massimo di 80mm di diametro. La loro durezza dipende dalla superficie su cui si gioca, ma di solito indoor sono molto morbide (anche 74a), mentre outdoor sono più durette(fino ad 85a).
Succede spesso anche con i telai migliori che le botte del dischetto deformino il telaio, andando talvolta a bloccare qualche ruota. In questo caso la soluzione è raddrizzarlo a mano (personalmente uso martello, scalpello di legno e morsa).
Una particolarità dei pattini da hockey è che spesso nella misura non vi è solo il classico numero (per esempio io porto il 42), ma molto spesso per ogni numero vi sono anche varie misure di pianta di piede differenti. Spesso sono termoformabili.

Altri tipi di pattini:

Questi tipi di pattini non li ho mai utilizzati, o usati veramente poco, quindi non posso esprimermi in merito sulle caratteristiche qualitative richieste. Se qualcuno ha la propria esperienza a riguardo da condividere(anche per le altre categorie già nominate), "be my guest!"
  • Downhill (quasi sempre pattini fsk/freestyle con telai 5x80-90)
  • Off-road / All Terrain: Interessante questo articolo in inglese a riguardo
  • Aggressive/Street/Powerblading
  • Quad (artistico, freeskate, derby, speed, jam...) consiglio il sito rollerquad.it curato dall'amico Giovanni Simiani

I cuscinetti

Sui cuscinetti non voglio aggiungere molto a quello che trovate già online, perché si è detto di tutto e l'incontrario di tutto su di loro, come sulla pulizia e manutenzione(qui trovate un articolo interessante a riguardo).
Non tutti gli ABEC 7 sono uguali, ce ne  sono di qualità maggiore e minore (e questo ovviamente si ripercuote solitamente sul prezzo).
L'unica cosa che mi sento di consigliare: se avete dei pattini economici, non buttate i soldi su cuscinetti super-professionali e costosi (errore che ho fatto anche io ai miei esordi), certo scorreranno un po' di più, ma nulla compenserà le debolezze strutturali del pattini stesso. Spesso (non sempre) un buon pattino ha anche dei buoni cuscinetti. Piuttosto, se proprio li dovete cambiare, spendete una ventina di euro di un set di cuscinetti decenti, e tenetevi i soldi per investirli una buona ruota, quella si che ne vale la pena! (vedi questo mio articolo sulle ruote che ho provato)

Conclusioni

So di essere stato molto prolisso, e magari alcune cose possono essere ovvie o considerate "pippe mentali" da nerd dei pattini, infondo l'importante è pattinare e avere quel senso di libertà che pochi riescono a provare senza le rotelle ai piedi.
Penso comunque di aver dato qualche informazione che in giro non è facile trovare, appresa anche da gente più esperta di me, alla quale ho posto soltanto delle semplici domande. Siete completamente liberi di farmene! ;)

2 commenti:

  1. Ciao Davide, bell'articolo. Volevo chiederti se puoi indicarmi dove acquistare i pattini poiché dove abito ci sono degli store come decathlon che però non hanno materiale tecnico. Acquistarli su internet senza provarli, visto i prezzi, non mi pare il caso.
    Grazie

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    1. Ciao Luca, ho cambiato zona e ora lavoro a Milano in un negozio guarda te di pattini, neanche dirlo. Mi scuso il ritardo, ma sono in ferie, tuttora :)
      Detto questo, se vuoi, noi lavoriamo a distanza ragionando su misure e forma del piede del cliente, e con un consiglio mirato difficilmente si sbaglia, anche se ovviamente sarebbe meglio provarli di persona. Mandami una mail a info@dianamilano.it e vedrai che troviamo la soluzione più adatta :)

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